I drive a stato solido (SSD) erano fino a pochissimi anni fa solo un miraggio, troppo costosi e poco capienti per essere realmente interessanti per l’uso domestico. Ormai invece i prezzi sono abbordabili, la tecnologia sicura ed affidabile, le prestazioni eccezionali rispetto ai classici hard disk.
In questo articolo vi spiego cos’è un SSD, come montarlo su un notebook al posto del disco attuale e vi mostro un piccolo test sulle prestazioni che si ottengono.

Che cos’è un SSD

Da Wikipedia:
Un’unità a stato solido o drive a stato solido, in sigla SSD (dal corrispondente termine inglese solid-state drive), talvolta impropriamente chiamata disco a stato solido, è una tipologia di dispositivo di memoria di massa che utilizza memoria a stato solido (in particolare memoria flash) per l’archiviazione dei dati.

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Attualmente la tecnologia utilizzata per la memoria flash è la NAND.

Il termine “disco a stato solido” è improprio perché all’interno dell’SSD non c’è nessun disco, né di tipo magnetico né di altro tipo. L’utilizzo della parola “disco” deriva dal fatto che questa tipologia di dispositivo di memoria di massa svolge la medesima funzione del più datato disco rigido e viene quindi utilizzato in sostituzione di esso.

Vantaggi e svantaggi degli SSD

Sempre citando Wikipedia:

Vantaggi

La totale assenza di parti meccaniche in movimento porta diversi vantaggi, di cui i principali sono:

  • rumorosità assente
  • minore possibilità di rottura
  • minori consumi durante le operazioni di lettura e scrittura
  • tempo di accesso ridotto: si lavora nell’ordine dei decimi di millisecondo, il tempo di accesso dei dischi magnetici è circa 50 volte maggiore, attestandosi invece sui 5 millisecondi
  • maggiore resistenza agli urti: le specifiche di alcuni produttori arrivano a dichiarare resistenza a shock di 1500 g;
  • maggiore durata: i dischi a stato solido hanno mediamente un tasso di rottura inferiore a quelli degli hard disk. Questo tasso oscilla tra lo 0.5% fino a 3% mentre negli hard disk può raggiungere il 10%
  • minore produzione di calore

Svantaggi

A fronte di una maggiore resistenza agli urti e a un minor consumo, le unità a stato solido hanno due svantaggi principali:

  • maggiore prezzo per bit rispetto a un disco rigido tradizionale
  • una possibile minore durata dell’unità, a causa del limite di riscritture delle memorie flash. Tuttavia gli SSD più recenti implementano tecnologie proprietarie che migliorano le prestazioni e riducono le problematiche

Gli SSD sono adatti a qualunque computer

Gli SSD hanno lo stesso form factor dei dischi IDE/SATA da 2,5″, quelli dei notebook per intenderci.
Possono quindi essere montati senza problemi su qualunque notebook ma anche su un computer desktop, grazie a staffe e adattatori specifici che spesso sono venduti in bundle con il drive SSD.
In realtà il montaggio di un SSD è piuttosto semplice, se si ha un minimo di esperienza nelle operazioni di bricolage sui computer.

Prima di acquistare un SSD vi consiglio ovviamente di verificarne la compatibilità con il vostro computer, sia notebook che desktop, per evitare brutte sorprese.
Se non siete sicuri chiedete quindi al negoziante.

Come scegliere un SSD per il vostro computer

Per il mio notebook ho deciso di acquistare un SSD di marca Kingston, e precisamente il modello SSDNow V+100 nel taglio da 96 GB (cod. SVP100S2/96G).
Ho scelto questo prodotto per le ottime prestazioni, la piena compatibilità con il mio notebook e il prezzo interessante proposto in questi giorni da Eprice: solo 147,99 €.
Inoltre grazie alla promo attuale potete avere un ulteriore sconto di 15 € al momento dell’acquisto, per cui il prezzo si riduce a 132,99 € più le spese di spedizione (solo 5 €).

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Se acquistate un computer nuovo a volte potete inserire un SSD già in fase d’ordine, ma spesso questi hanno prezzi ingiustificatamente alti (come nel caso di Apple).
Meglio quindi acquistarlo a parte e montarselo da soli, come ho fatto io.

Se avete un computer Apple, il sito di riferimento è Saggiamente, su cui trovate tantissimi articoli dedicati ai drive SSD.

In alternativa fate una ricerca su Google oppure rivolgetevi al vostro negoziante di fiducia.

Sostituzione dell’hard disk di un notebook Apple Macbook Pro con un drive SSD

Sostituire l’hard disk tradizionale con un SSD in un Macbook Pro è molto semplice, grazie anche alla natura del sistema operativo, che può essere trasferito su un nuovo drive con una semplice copia dei file.

Step 1: Ridurre la quantità di dati sul disco in base alle dimensioni dell’SSD

L’hard disk del mio notebook aveva 320 GB di spazio totale, di cui oltre 110 GB occupati dai dati.
L’SSD ha solo 96 GB totali.
Prima di ogni cosa ho quindi spostato i dati più voluminosi (foto, musica, video) su un hard disk esterno USB.
Utilizzando il piccolo ma veloce Western Digital Elements SE Portable da 500 GB non credo che le prestazioni generali del computer risentiranno di questo spostamento.

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Al termine di questa operazione lo spazio occupato sul mio disco interno era di soli 46 GB.
Potevo quindi procedere allo step successivo.

Step 2: Copia dell’intero contenuto dell’hard disk sull’SSD

Come detto, con Mac OSX è tutto più facile perchè è sufficiente una copia dei file per poter poi ripartire con il nuovo disco senza alcun problema.

Ho quindi utilizzato il software SuperDuper! per clonare l’intero disco interno (solitamente denominato Macintosh HD sui computer Apple) sul drive SSD, collegato via USB al computer grazie a un apposito dock, molto facile da trovare nei negozi e siti di informatica, anche in Italia.

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L’operazione di copia ha richiesto in tutto circa 50 minuti.

Step 3: Montaggio dell’SSD nel notebook

Ora è il momento di mettere mano al cacciavite e sostituire l’hard disk interno del notebook con il drive SSD.
Ovviamente questa operazione è diversa per ogni notebook o desktop.

Sul mio Macbook Pro 15″ del 2010 bisogna svitare le 10 viti che fissano lo chassis inferiore, che va poi sollevato delicatamente scoprendo l’interno del notebook.

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A questo punto è sufficiente svitare le 2 piccole viti che tengono l’hard disk ben saldo al suo posto, per poterlo estrarre dal suo alloggiamento.

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Svitate le 4 viti presenti sull’hard disk con un cacciavite Torx (credo di misura T1) e avvitatele sull’SSD.
Recuperate la linguetta adesiva di plastica trasparente e attaccatela sull’SSD, per estrarlo più facilmente in futuro.
Ora potete collegare l’SSD al connettore SATA del notebook e posizionarlo al posto dell’hard disk.

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Riavvitate le due viti che tengono fermo il drive e chiudete il pannello dello chassis con le 10 viti.
Se non combinate pasticci questa operazione non invalida la garanzia del nostro notebook.

Step 4: Reset PRAM e NVRAM

Dopo la sostituzione di un componente hardware come il disco, sui computer Apple è bene effettuare un reset della PRAM e NVRAM.

La procedura in realtà è molto semplice:

  1. Accendete il computer
  2. Prima dell comparsa dello schermo grigio, premete contemporaneamente i tasti Cmd+Alt+P+R
  3. Mantenete premuti i tasti fino a che non sentite nuovamente il bong e vedete il computer riavviarsi
  4. Rilasciate i tasti e attendete il normale avvio del computer

Step 5: Controllate se è tutto ok

Se la procedura è stata eseguita senza errori e senza intoppi, dovreste ritrovarvi il computer esattamente come l’avete lasciato: utenti, impostazioni, applicazioni, dati. Tutto come prima.

Verificate quindi che sia tutto a posto e ricordate che avete ancora a disposizione il vostro hard disk originale.
In caso di problemi potete sempre rimontarlo per ritornare alla situazione iniziale.

Vale davvero la pena di montare un SSD?

Sì.

L’unico svantaggio secondo me è la ridotta capacità rispetto ai dischi tradizionali. Tuttavia se vi affidate a un buon hard disk esterno come il Western Digital Elements o il Western Digital Elements SE Portable non avrete problemi di spazio disco.

E le prestazioni? In una parola: eccezionali.

Il computer è immediatamente più reattivo e veloce, in ogni operazione.
L’apertura e l’uso delle applicazioni ne beneficia incredibilmente e vi sembrerà davvero di avere un’altra macchina sotto le mani.

Test: tempo di avvio di un Macbook Pro con SSD Kingston

Per dimostarvi quanto un SSD possa cambiare il vostro computer, ho girato questo video che mostra l’avvio del mio notebook, dopo la cura SSD.

Come potete vedere, ci vogliono solo 26 secondi per avviare il computer e caricare tutte le applicazioni in avvio automatico!

Se vi state chiedendo quanto tempo occorreva con l’hard disk tradizionale… beh, il confronto è imbarazzante: 1 minuto e 30 secondi!

Mi piacerebbe vedere i commenti di quelli di voi che hanno già provato un SSD, per confrontarne le prestazioni.